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Delirio (Malattia mentale)
(Disturbi del contenuto del pensiero).
Il delirio è una convinzione o falsa credenza, non correggibile dall'evidenza e dal ragionamento (non suscettibile di critica), sostenuta da un'assoluta certezza soggettiva, da un'adesione totale alla propria credenza e inoltre non è appartenente alla cultura del soggetto.
Le principali tematiche deliranti sono: persecuzione, veneficio, gelosia, riferimento, influenzamento, controllo, trasformazione corporea, megalomania, misticismo, erotomania, colpa, rovina, indegnità, ipocondria.
Il delirio può essere strutturato, sistematizzato (con coerenza interna), verosimile oppure non strutturato, frammentario, strano, bizzarro.
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Depressione (Malattia mentale)
La depressione è un disturbo caratterizzato da sentimenti di tristezza immotivati e generalizzati, e si riconosce dal senso di stanchezza e di affaticabilità.
La depressione colpisce la motricità e conduce al progressivo rallentamento motorio fino alla completa immobilità.
La persona si sente inferiore e la vita è permeata da un continuo pessimismo, una visione negativa di sè, del mondo e del futuro, al punto da arrivare nei casi più gravi a tentativi di suicidio.
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Detenzione domiciliare (Carcere)
Essa è una misura alternativa alla detenzione. Se la pena (o la pena residua) non supera 4 anni e se si tratta di donna incinta o madre di prole di età inferiore a 10 anni con lei convivente; persona gravemente ammalata; persona con più di 60 anni se inabile anche parzialmente; persona minore di 21 anni per comprovate esigenze di salute, di studio, etc, essa può essere espiata nella propria abitazione o in un luogo di cura. Se il detenuto si allontana dalla propria abitazione viene punito per il reato di evasione. (Art. 47 ter OP)
[fonte:www.ristretti.it]
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Disabilità (Disabilità)
"Nell'ambito delle evenienze inerenti alla salute si intende per disabilità qualsiasi limitazione o perdita (conseguente a menomazione) delle capacità di compiere un'attività nel modo o nell'ampiezza considerati normali per un essere umano"
(International classification of Impairement, Disabilities and handicaps- OMS).

La disabilità è caratterizzata da scostamenti, per eccesso o per difetto, nella realizzazione dei compiti e nell'espressione dei comportamenti rispetto a ciò che sarebbe normalmente atteso.

le disabilità possono avere carattere transitorio o permanente ed essere reversibili o irreversibili, progressive o regressive. Possono insorgere come conseguenza dirette di una menomazione o come reazione del soggetto, specialmente da un punto di vista psicologico, a una menomazione fisica, sensoriale o di altra natura.

La disabilità rappresenta l'oggettivazione della menomazione e come tale riflette i disturbi a livello della persona.

Questo termine si riferisce a capacità funzionali estrinsecate attraverso atti e comportamenti che per generale consenso costituiscono aspetti essenziali della vita di ogni giorno. Ne costituiscono esempio i disturbi nell'adozione di comportamenti appropriati, nella cura della propria persona (come la capacità di lavarsi ed alimentarsi), nell'esecuzione delle attività della vita quotidiana e nella funzione locomotoria.

Le disabilità vengono classificate nel seguente modo:
1 - disabilità nel comportamento
2 - disabilità nella comunicazione
3 - disabilità nella cura della propria persona
4 - disabilità locomotorie
5 - disabilità dovute all'assetto corporeo
6 - disabilità nella destrezza
7 - disabilità circostanziali
8 - disabilità in particolari abilità
9 - altre restrizioni all'attività
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Disturbi della personalità (Malattia mentale)
Ogni persona presenta sin dall'infanzia e dall'adolescenza tratti stabili di personalità, e sono considerati abnormi quando questi tratti sono rigidi, poco modulati e causano disagio soggettivo o una compromissione dell'adattamento psicosociale.
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Disturbo da conversione (Malattia mentale)
(Isteria).
E' un disturbo che presenta sintomi fisici o sensitivi, o convulsioni epilettiformi, non prodotti intenzionalmente e non spiegabili con una condizione medica di origine organica.
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Disturbo da somatizzazioni (Malattia mentale)
E' la storia di molteplici lamentele fisiche che riguardano sintomi dolorosi (testa, addome, arti, ecc.), pseudo-neurologici (come nell'isteria), gastro-intestinali (nausea, diarrea, ecc.), sessuali (sapporto sessuale doloroso, eccessivo sanguinamento mestruale, ecc.).
Il quadro clinico è vago ed impreciso, ma presentato in maniera drammatica e sconvolgente.
Spesso diventa uno stile di vita e una modalità preferenziale di comunicazione; la persona si può sentire inconsapevolmente gratificata dall'ambiente, ad esempio ricevendo un certo grado di attenzione attraverso il ruolo di malato.
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Disturbo ossessivo-compulsivo (Malattia mentale)
* OSSESSIONI: idee, pensieri, impulsi o immagini (contenuti mentali) vissute come intrusive, inappropriate o inacettabili (egodistoniche), anche se il soggetto le riconosce come proprie.
Esse causano ansia o disagio, per cui l'individuo cerca di combatterle, ignorarle o neutralizzarle in qualche modo.
Non sono semplicemente preoccupazioni eccessive riguardo a problemi reali, come le idee fisse, nè sono condivise dal contesto sociao-culturale di appartenenza, come le superstizioni o certi atteggiamenti scaramantici.
Ossessioni più frequenti:
- contaminazioni: contrarre malattie toccando oggetti o stringendo la mano alle persone.
- dubbi ripetitivi: aver chiuso la porta di casa, oppure il gas.
- ordine: disporre in un certo modo gli oggetti o seguire una certa sequenza al di là dell'utilità pratica, disagio intenso quando gli oggetti sono in disordine o asimmetrici.
- moralmente inaccettabili: dire bestemmie in chiesa, provare desideri omosessuali
- aggressività: fare del male a se stessi o ai propri cari

* COMPULSIONI: comportamenti o azioni mentali ripetitivi o ritualistici, che alleviano l'ansia e il disagio, alle volte legati alle ossessioni, o prevengono eventi temuti.
Compulsioni più frequenti:
- lavarsi le mani
- controllare
- pregare
- contare
- fare le cose secondo un certo ordine
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Domanda (Bisogni)
Presuppone la consapevolezza di ricevere un aiuto, di non riuscire a farcela da soli.
Presuppone l'esistenza del problema, la difficoltà di superarlo e la richiesta di essere accompagnati.
La funzione dell'assistente sociale è quella di far emergere la domanda.
La domanda può arrivare dall'utente stesso oppure da un familiare, oppure da terzi (altri servizi, politici, ecc.).
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Doppia diagnosi (Dipendenze)
Con questo termine o altri similari (tutti insoddisfacenti) si indica la condizione di soggetti che oltre ad una diagnosi di Disturbo da uso di sostanze sono diagnosticabili come portatori di un'altra diagnosi psichiatrica, quali un disturbo affettivo (Depressione maggiore, o Disturbo Bipolare, ecc) oppure un disturbo schizofrenico o schizoaffettivo, ecc., oppure una diagnosi di disturbo di personalità (Borderline, Antisociale, ecc)

La relazione tra i due disturbi diagnosticati può essere vario:

* Disturbo psichiatrico primario rispetto all'uso di sostanze
* Disturbo da uso di sostanze primario rispetto al disturbo psichiatrico
* Disturbo da uso di sostanze e disturbo psichiatrico dovuti ad un fattore comune terzo
* Disturbo da uso di sostanze e disturbo psichiatrico coesistono e si influenzano a vicenda (modello bidirezionale)
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Droga (Dipendenze)
Droga è un termine che indica in senso generale sostanze di origine naturale o sintetica aventi proprietà non comuni, cioè provocano alterazioni dello stato di coscienza (stupefacenti) e che spesso inducono forme di dipendenza fisica o psicologica.
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Creation date : 2006-08-30 - Last updated : 2009-12-23

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